Matter and materials are the abacus of Wanderart, the repertoire to observe, and the main nourishment for its works and collections.

L'atelier è ispirato da un principio di ricerca continua, che si avvale anche della collaborazione scientifica di atenei e di enti istituzionali.
Il processo creativo non è orientato verso obiettivi prestabiliti, ma è libero di indagare, un inciampo dopo l’altro, le possibilità offerte dagli elementi naturali e dalle tecnologie.
Wanderart lavora per monitorare e calcolare la carbon footprint dei processi di fusione in metallo ed è impegnato a trovare soluzioni non convenzionali per abbatterla, sia attraverso l'impiego di materiali riciclati, sia grazie alle tecniche che consentano di ridurre o alleggerire le diverse fasi della produzione. L'atelier promuove un network che colleghi le realtà attive nella raccolta delle materie di scarto, le aziende rivenditrici di metalli e le fonderie, nella logica di uno scambio virtuoso.
What is the nature of reality?
La ricerca nel mondo del Web 3.0 spinge nel metaverso il confine dell'indagine espressiva dell'atelier, non solo attraverso la genesi di opere digitali ma anche per la notarizzazione dei pezzi fisici o la creazione dei “digital twin”.
L'impiego di materie prime, sperimentali o consolidate, è un focus peculiare dell'atelier, impegnato a divulgare, con le sue opere, la cultura della consapevolezza e del riciclo contro quella del consumo e dello spreco. In questo senso, Wanderart esplora le possibilità dell'uso del micelio nell'arte per elaborare oggetti che, testimoniando le capacità narrative ed evocative uniche dei biomateriali, possano così educare al loro uso, in alternativa alla plastica.
Nel crescere all’interno di uno stampo, il micelio immagazzina C02, dando forma a un prodotto completamente biodegradabile e biosostenibile.
Il ciclo di vita della plastica: da rifiuto a risorsa? La plastica da sottrarre alle discariche è il materiale eletto a strumento per la pratica creativa e nello stesso tempo è al centro di un progetto ambizioso con cui organizzare laboratori aperti al pubblico e ai più piccoli.
Wanderart ha avviato un progetto con il Dipartimento di Ingegneria Chimica, dei Materiali e Ambiente dell'Università La Sapienza di Roma per lo sviluppo di un nuovo materiale generato da scarti del settore agroalimentare e industriale, disponibili sul territorio. È infatti allo studio la realizzazione di un conglomerato, costituito da malta di calce, fanghi di travertino da recupero e addizionato con nanochitina da scarti, che darà vita ad opere d'arte e oggetti di design
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